Costruiamo insieme il ruolo della biblioteca per un carcere interculturale, plurilingue e inclusivo
Costruiamo insieme il ruolo della biblioteca per un carcere interculturale, plurilingue e inclusivo.
Questo è il titolo ed il tema dell’incontro rivolto a bibliotecari ed operatori carcerari che si svolgerà il prossimo 3 ottobre, dalle 9 alle 13, alla Biblioteca delle Oblate di Firenze (Sala storica “Dino Campana”).
L’idea dell’incontro nasce da un’esigenza di confrontarsi su una questione fondamentale: quale ruolo può giocare la biblioteca, quindi la lettura, in un contesto di detenzione in cui è netta la linea di demarcazione tra un “dentro” e un “fuori” e la vita “dentro” ha dei codici diversi dalla vita “fuori”.
I libri possono dunque diventare un ponte che, facendo leva sul potere evocativo della narrazione, consente al recluso di oltrepassare il muro che lo divide dal mondo.
Le tematiche su cui si discuterà in un’ottica interculturale saranno le seguenti:
– la relazione tra bibliotecario e detenuto
– lo scaffale circolante e la narrativa in lingua
– la comunicazione efficace in contesti plurilingui
– la biblioteca come luogo e strumento di genitorialità in carcere
La metodologia adottata è quella del world cafe, uno degli strumenti più flessibili per favorire il dialogo e la condivisione in un gruppo di lavoro anche attraverso momenti di convivialità che prevedono una tazza di caffè e un pasticcino.
L’evento è organizzato dal Polo regionale di documentazione interculturale in collaborazione con l’Agenzia formativa del Comune di Prato, la Biblioteca delle Oblate, la Cooperativa “Pane e Rose” e l’Oxfam di Arezzo.
Qui di seguito il link al sito del Polo dove sono indicate la modalità per l’iscrizione: